Dovendo fare una classifica degli aspetti negativi in Svezia, la sanità svedese si pone certamente tra i primi posti per gli expat italiani (e non solo).
Per chi è abituato ad avere un solo medico di riferimento, abituato all’empatia, vera o simulata dei nostri medici, ed al più accessibile contatto con il “dottore di famiglia” o con lo specialista di riferimento, l’approccio con il sistema sanitario svedese può risultare molto ostico e difficile da comprendere ed accettare.
L’offerta sanitaria svedese ha invece lati, spesso sconosciuti, che dovrebbero far rivedere la prima, superficiale impressione.
Avevo già parlato della positiva attenzione che la sanità svedese ha nei confronti dei malati cronici (la gratuità di tutti i servizi, superato un certo tetto di spesa, sia per le visite che per i farmaci), ma altri aspetti devono far riflettere e essere utilizzati per il nostro benessere.
Ad esempio l’assistenza psicologica: in Svezia si ha una grande attenzione per il benessere psicologico degli assistiti dal servizio sanitario.
E’ estremamente semplice avere un supporto di tipo psicologico con uno specialista dedicato. Si può contattare il proprio Vårdcentral o chiedere direttamente al 1177.
E nell’ambito dell’assistenza e del supporto del benessere mentale (e fisico) nel quale – evidentemente – lo svedese crede, esiste un servizio estremamente utile ed interessante: il FAR.
L’importanza dell’attività fisica per il benessere generale è un concetto universalmente riconosciuto. Negli ultimi anni, l’approccio medico alla promozione dell’attività fisica ha preso una forma più strutturata attraverso il concetto, appunto, di “FaR” che in svedese significa “Attività Fisica su Prescrizione”.
In Svezia, il FaR è diventato un elemento chiave nelle strategie di prevenzione e gestione delle malattie. Questo programma innovativo si basa sull’idea che l’attività fisica non debba essere solo un aspetto della vita quotidiana, ma anche una componente essenziale del trattamento medico. Pertanto, i medici possono prescrivere l’attività fisica come parte integrante del piano di cura per pazienti con varie condizioni di salute.
Come funziona il FaR?
Il medico valuta le condizioni fisiche del paziente e prescrive un piano di attività fisica personalizzato in base alle sue esigenze e capacità.
Il FaR non si limita a un unico tipo di attività. Le prescrizioni possono includere una vasta gamma di attività, come camminare, nuotare, fare yoga o partecipare a programmi di fitness strutturati.
Sono moltissime le palestre, piscine, etc. che sono “convenzionate” per offrire forti sconti a chi si presenta con una prescrizione FAR. E’ davvero semplicissimo.
Come ho saputo del FAR?
Semplice: sono il fruitore d’eccellenza! Più medici me lo avevano proposto: over60, con varie patologie che migliorerebbero con la sola attività fisica, anche la più semplice. Peccato che la pigrizia sovrasti ogni buona iniziativa.
Ma ora che ho il mio bel certificato FAR e non posso neppure trovare la scusa che “la palestra costa”, mi sono iscritta ad un centro di fitness tra i più rinomati della zona , ad un prezzo quasi ridicolo.
Bene, l’iscrizione c’è, le scarpette da ginnastica anche, recupero la voglia e vado.
Buona attività fisica a tutti!
Per saperne di píú:
https://www.1177.se/liv–halsa/fysisk-aktivitet-och-traning/far–fysisk-aktivitet-pa-recept/
Marilinda Landonio