Bologna, 6 feb. (askanews) – Un evento per le gallerie d’arte italiane, ma proiettato verso la scena internazionale, con una scelta di partecipanti interessante e spazi luminosi che aiutano a valorizzare le opere. Arte Fiera a Bologna inaugura la propria 48esima edizione, l’ultima con la direzione artistica di Simone Menegoi. “Ci sono due idee fondamentali, non geniali, ma efficaci – ha detto ad askanews presentando le linee guida dell’evento -. Una è quella di puntare sull’italianità di questa fiera, non come limite, ma come tratto distintivo e addirittura come asset di marketing, per usare un linguaggio che non mi appartiene, però funziona. E l’altra è quella di innalzare il livello curatoriale e scientifico, senza rinunciare a dei tratti identitari come sono quelli della sua popolarità e incisività”.
Negli stand, che ospitano gallerie importanti come Lia Rumma, Continua, Mazzoleni o Franco Noero, si trova tanta pittura, ma anche molta fotografia, che rappresenta una piacevole sorpresa. E uno degli intenti è rivolgersi con un’offerta significativa ai collezionisti. “Abbiamo cercato di accogliere i collezionisti, coltivando una relazione diretta con loro – ci ha detto il direttore operativo della fiera, Enea Righi – per indirizzarli proprio nei confronti delle gallerie italiane e degli artisti italiani”.
Ogni anno Arte Fiera commissione a un’artista un’opera inedita: per il 2025 è stato invitato Maurizio Nannucci che ha creato un multiplo, una shopper di carta, che reca una delle sue celebri scritte: “You Can Imagine The Opposite”. La fiera ha poi rinnovato la collaborazione con Fondazione Furla, che ha portato a Bologna una performance di Adelaide Cioni.
E poi ci sono i premi, come quello proposto da BPER Banca, main partner di Arte Fiera. “Per il secondo anno consecutivo in Arte Fiera – ci ha spiegato Sabrina Bianchi, responsabile Brand, Marketing Communication e patrimonio culturale di BPER Banca – proponiamo un prize, quindi assegneremo un premio a un artista, uomo o donna che sia, che però tratti il tema della valorizzazione e del talento femminile, talento femminile che BPER sostiene sia attraverso politiche interne all’azienda, quindi politiche di DNI, quindi non ci stiamo tirando indietro, anzi abbiamo appena ricevuto una certificazione ufficiale di azienda certificata DNI, ma anche attraverso appunto la cultura”.
Un altro premio è invece legato a Ducati, altro partner dell’evento bolognese, che ha scelto di puntare sul concetto di comunità e sul legame di bellezza che lega la casa motociclistica all’arte. “Abbiamo pensato che l’unione di Ducati con un’eccellenza italiana del territorio come Arte Fiera – ha spiegato Patrizia Cianetti, direttrice Marketing e Comunicazione global di Ducati – andasse proprio un po’ a rafforzare il concetto e la volontà che è quella di regalare emozioni, arricchire la vita delle persone, regalare pensieri, sogni, in un qualche modo”.
I pensieri con cui si lascia la fiera di Bologna sono quelli di una scena italiana viva, curiosa e animata. Che prova a pensare se stessa in modo più contemporaneo e che, accanto al semplice mercato, cerca progetti che valgano anche oltre l’aspetto economico.