Roma, 3 mar. (askanews) – A fronte delle richieste generalizzate di alleggerimento di burocrazia e regole nell’Unione europea, la presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, la tedesca Claudia Buch, ha obiettato che all’opposto bisogna intervenire “per colmare qualunque lacuna che manchi nel regime europeo di risoluzione delle crisi”. Con più regole, quindi.
E in generale ha riproposto le argomentazioni in base alle quali, da decenni, aumenta l’accentramento di poteri nella Ue, assieme alla speculare produzione di norme comunitarie. “Più Europa e una unione bancaria più forte devono essere le risposte ai rischi e alle incertezze del futuro£, ha detto nel suo intervento alla conferenza “Finanzplatztag 2025”, organizzata a Francoforte da Börsen-Zeitung.
Secondo Buch, con l’Unione bancaria “l’Europa ha fornito una riposta comune forte alle crisi passate”. E la vigilanza bancaria comune assicura standard uniformi nell’Unione.
“Patrimonializzazione sufficienti e gestioni del rischio solide aumentano la robustezza delle banche. Ma anche la migliore vigilanza possibile non può prevenire le future situazioni di tensione. Per questo i policy maker devono agire ora per chiudere qualunque lacuna rimanente nel regime di risoluzione europeo”, ha detto, con quello che potrebbe essere un riferimento alla mancata ratifica del della riforma del Mes, che pure Buch non ha citato esplicitamente.
Più in generale “i richiami per un alleggerimento della regolamentazione sulle banche per migliorare competitività e crescita possono indurre in tentazione. Ma per intervenire sulle cause della debolezza della crescita, e stimolare l’innovazione, alla fine servono riforme, consentendo alle imprese di trarre pienamente beneficio dal mercato unico”.
“Ovviamente cercheremo di rendere vigilanza e regole più efficienti possibili. Tuttavia – ha sostenuto – è prevedibile che sperare che con meno regole e meno vigilanza si possa avere più crescita si riveli una illusione”.
“Di fatto – ha detto ancora Buch – servono vigilanza e regolamentazione efficaci per preservare la stabilità finanziaria come base per una crescita sostenibile. È facile dimenticarsi delle gravi ricadute economiche e sociali delle crisi finanziarie. Per questo ad oggi dobbiamo prepararci per le sfide del futuro”. (fonte immagine: ECB 2024).