Roberto Riva, il nuovo direttore de “Il Lavoratore” si presenta ai lettori
È il nuovo direttore che vi scrive. Se vi sembro un po’ indeciso è solo perché sono un giovane (— Ah, ah, ah! Questa è bella) a cui piace mettersi sempre in dubbio, in discussione e in gioco. Sono una persona a cui piace anche porsi domande. A volte trovo la risposta, spesso purtroppo no.
La riunione annuale della FAIS-IR
Lo scorso 28 maggio si è tenuta la riunione annuale della FAIS-IR, Federazione delle Associazioni Italiane in Svezia. Dopo ben due anni di riunioni telematiche, finalmente, ci si è potuti ritrovare di persona.
In Memoria di Angelo Lo Presti, presidente del Circolo Italiano Lund.
Il Circolo Italiano Lund, nella persona di Andrea Abramo scrive questo testo in memoria del loro presidente, Angelo Lo Presti, defunto poco tempo fa.
I racconti di Roberto Riva: L’aurora
Sto guardando una foto di un amico su Facebook. Impreco.
Ieri sera l’aurora boreale era visibile in tutto il suo splendore nei cieli limpidi di Stoccolma. Perché impreco? Perché io dormivo. Impreco di nuovo.
Intervista a Giulia Olivieri
Giulia Olivieri, nata a Matera nel 1997, inizia a studiare pianoforte con la madre dall’età di 4 anni, e fin dall’inizio si impegna in concerti, concorsi e master, fino al conseguimento del diploma a 18 anni, col massimo dei voti e la lode. Inizia subito ad insegnare, dapprima al liceo musicale e poi in conservatorio, ad Avellino e a Potenza.
Il festival internazionale del fumetto di Stoccolma
A Stoccolma, da ormai ventiquattro anni, si tiene il festival del fumetto internazionale. Benché negli ultimi 2 anni questa manifestazione si è tenuta in digitale, per ragioni che conosciamo bene purtroppo, quest’anno si ritorna in sede, la kulturhuset della Capitale svedese.
Intervista a Carlo Vitucci
Carlo Vitucci, nato a Roma nel 1967, si laurea in ingegneria delle telecomunicazioni alla Sapienza ed inizia a lavorare per Ericsson Ricerca e Sviluppo. Fin da subito ha rapporti con la Svezia per progetti a termine, dopodiché vi si trasferisce stabilmente, nel 2012.
Ma siamo pronti a tutta questa tecnologia?
Oggi è successo l’ennesimo fatto strano, che poi purtroppo non è così strano, capita più di quanto dovrebbe. Una delle banche principali svedese, Swedbank, a seguito di aggiornamento interno finito male, ha smesso di funzionare.
“INGA SKOR HEMMA”: Niente scarpe in casa
Una delle prime cose che impari venendo in Svezia è che, in casa, le scarpe sono tabù.
nessuna casa entri con le scarpe.
Gli Svedesi - in casa - camminano con i calzini, a piedi nudi, a piedi nudi oppure a piedi nudi.
Ovviamente questa abitudine viene estesa anche a studi medici, fisioterapici, ambulatori, e in ogni luogo dove "loro" ti dicono di levarti le scarpe.
Il mito Svedese, un bene o un male?
C’è l’impressione che, negli ultimi anni, il mito svedese tenda a tratti a sgretolarsi ed a tratti a rafforzarsi. Se prima la Svezia era riconosciuta come baluardo della civiltà in Europa, quel paese dove tutto funziona benissimo, dove lo Stato è presente ed è raffigurabile in un meccanismo ben oleato che dà tutto il necessario a tutti, con la pandemia questa visione, ovviamente troppo perfetta della nazione scandinava, ha iniziato a far parlare di se.