Una volta finite le elezioni e contate le schede elettorali, bisogna creare il governo. Ma come si fa in Svezia?
In Svezia esiste una carica molto importante, centrale direi. Il Talman.
Questo ruolo, che nell’organizzazione italiana non esiste, nel caso della formazione del governo, svolge un compito simile a quello che in Italia viene svolto dal Presidente della Repubblica. Il Talman propone al Riksdag la nomina del Primo Ministro in base alle proposte sottopostegli dai partiti.
Il Talman, viene eletto dal Riksdag, due settimane dopo il giorno dell’elezione ed ha solamente quattro possibilità per creare un governo dopodiché si devono indire nuove elezioni.
Se la proposta del Talman non viene contrastata da più della metà dei membri (175) del Riksdag, il Primo Ministro viene accettato e nominerà i ministri.
Nel periodo che si trova tra la fine di un governo e l’inizio di uno nuovo, viene insediato un governo temporaneo che, di norma, si occupa solo delle questioni in corso.
Una volta nominato il Primo Ministro, il cambio di governo viene svolto in una riunione con il Capo di Stato (il Re), in cui viene presentato il governo stesso. Sarà lo stesso Capo di Stato a dichiarare l’avvenuto cambio del governo e per quattro anni, a meno di intoppi che possano farlo cadere, governerà la Svezia.
Il governo può essere messo alla prova tramite un voto di sfiducia. Per questo basta la mozione di 35 membri del Riksdag per richiedere un voto di sfiducia nei confronti del governo o di singoli ministri, attraverso il quale si rimanda il primo ministro e i suoi ministri davanti al Riksdag.
Ci sono altri passi che determinano l’insediamento del nuovo governo, ma quelli esposti prima sono i punti cardinali su cui il sistema svedese basa la creazione di un governo.
Uno Qualunque
Photo av Suyash Dwivedi – Eget arbete, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=85926117