Roma, 24 gen. (askanews) – Al via la nuova stagione di “Al Centro di Roma”, la rassegna ideata da Edith Gabrielli, Direttrice del VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, con un ricco programma di conferenze rivolto ad un pubblico sempre più ampio e diversificato.
Giunta alla sua quarta edizione, la rassegna prevede oltre 30 incontri presso la Sala del Refettorio di Palazzo Venezia – a partire dal 30 gennaio 2025 – con cadenza settimanale, che coinvolgono protagonisti del mondo della cultura di rilievo internazionale. Arte, architettura, storia, archeologia ed istituti di cultura a Roma, questi i temi al centro della rassegna che, quest’anno, si arricchisce di un nuovo ciclo dedicato alla filosofia, dal titolo “Ragioni e Passioni. Dalla Grecia classica alle neuroscienze”, a cura del Professor Francesco Ferretti. Un’occasione per riflettere sul rapporto fra ragioni e passioni in una chiave di lettura contemporanea volta a una possibile conciliazione.
“Fin dalla sua costituzione il VIVE punta a offrire al pubblico una proposta culturale di alto profilo scientifico e, al contempo, dalla forte connotazione divulgativa – ha dichiarato Edith Gabrielli – il grande successo della rassegna ‘Al Centro di Roma’ rappresenta una testimonianza tangibile di questo impegno. Ogni settimana, presso la sede di Palazzo Venezia, illustri studiosi e grandi professionisti raccontano le proprie ricerche e il proprio lavoro attraverso un linguaggio piano e comprensibile. La manifestazione, oggi alla quarta edizione, è diventata così un appuntamento fisso per i residenti e per tutti gli appassionati di storia, arte, architettura, archeologia, filosofia e della cultura in generale”.
A inaugurare l’edizione 2025, il ciclo “Idee e figure. Storie di strategie innovative per l’architettura”, curato dal Professor Orazio Carpenzano. L’incontro, dal titolo “Fare città. L’arte come politica edificante”, previsto per giovedì 30 gennaio alle ore 18 e tenuto da Giorgio de Finis, Direttore artistico del Museo delle Periferie, sarà incentrato sul ruolo dell’arte nella costruzione dello spazio urbano sotto il profilo politico e sociale.
A seguire, giovedì 6 febbraio alle ore 18, per il ciclo “Porte aperte. Roma nei secoli, al centro del mondo”, a cura del Professor Francesco Benigno, è previsto l’incontro “La Roma che non vedi. Squarci della Roma medievale tra fortezze, torri e portici”, dedicato alla scoperta e all’interpretazione degli edifici datati fra il XII e il XIV secolo, tenuto dal Professor Sandro Carocci.
Novità, di quest’anno il ciclo “Reintegrazioni. Dai depositi al percorso di visita”, a cura della Direttrice del VIVE Edith Gabrielli: cinque incontri, con relative esposizioni, volti a presentare al pubblico opere del Vittoriano e di Palazzo Venezia custodite nei depositi e tornate ora all’attenzione grazie all’imponente lavoro di catalogazione promosso dal VIVE e coordinato dal Professor Alessandro Tomei, dalla Professoressa Barbara Agosti e dal Professor Valerio Terraroli, rispettivamente per l’arte medievale, moderna e contemporanea. L’iniziativa – che ha previsto la realizzazione di un catalogo online a breve disponibile sul sito del VIVE – è volta alla conoscenza e alla rivalutazione critica delle opere con l’obiettivo di reintegrarle nel percorso di visita aperto al pubblico.
Il primo incontro legato al ciclo “Reintegrazioni”, dal titolo “Da Costantinopoli a Roma: la porta bronzea di San Paolo fuori le mura e il frammento nel Museo del Palazzo di Venezia” e tenuto dal Professor Alessandro Tomei, è previsto per giovedì 13 febbraio, alle ore 18, presso la Sala del Refettorio di Palazzo Venezia. Al centro il frammento della porta bizantina della basilica di San Paolo fuori le Mura, raffigurante una scena della Pentecoste, che, in linea con l’anno giubilare 2025, sarà visibile per l’occasione presso la sala Altoviti di Palazzo Venezia. Le conferenze sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.