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Giornata Memoria, esce per TS Edizioni Abbecedario della Shoah

Roma, 21 gen. (askanews) – TS Edizioni pubblica “Abbecedario della Shoah. Le parole per capire e non dimenticare” di Anna Maria Foli. Scrive la curatrice nell’introduzione: “Abbecedario della Shoah vuol essere uno strumento agile per riflettere sulla tragedia che ha segnato il XX secolo lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva dell’umanità. La Shoah, lo sterminio sistematico degli ebrei europei perpetrato dal regime nazista, rappresenta un abisso di brutalità e odio che ha stravolto la storia, la coscienza e i valori della civiltà occidentale”.

Questo semplice dizionario si propone di ritrovare la pregnanza di parole che altrimenti rischiano di perdere il loro impatto a causa del tempo e della distanza dagli eventi. Prosegue Foli: “La struttura dell’opera è semplice, ma densa: a ogni voce è affidato il compito di illustrare un concetto chiave. Alcuni termini descrivono le ideologie distorte e le classificazioni razziali che alimentavano l’odio nazista (‘Ariano’, ‘Sottouomini’, ‘Gerarchia delle razze’), altri ci conducono nei luoghi della tragedia (‘Auschwitz’, ‘Ghetto’, ‘Marcia della morte’). Non mancano riferimenti alla lingua stessa dell’orrore (‘Lagersprache’, ‘Matricola’), né all’universo simbolico che marchiava gli individui (come la ‘Stella di David’ e la pratica della ‘Marcatura’). Ogni voce si fa testimone e ricorda al lettore che il fanatismo malato può diventare contagioso e che l’essere umano può assuefarsi al male facendolo diventare ‘banale’, come ha sostenuto Hannah Arendt nel suo La banalità del male”.

Ogni voce è accompagnata da una scelta antologica di brani letterari, scritti e testimonianze che arricchiscono la riflessione e sostengono l’interiorizzazione del significato. “Attraverso voci che descrivono i luoghi dell’orrore, i processi di emarginazione e persecuzione, le istituzioni del terrore, le brutalità della selezione e delle camere a gas, il lettore è guidato in un percorso di conoscenza che non può e non deve essere cancellato”.

Al termine dell’introduzione si legge: “La funzione di questo essenziale glossario va oltre la didattica: esso intende promuovere una riflessione critica e invitare ciascuno a interrogarsi su come un simile orrore sia potuto accadere. La parola diventa così un invito alla consapevolezza storica e alla vigilanza morale. Questo dizionario si rivolge a un pubblico vasto e variegato: studenti e docenti che affrontano le tematiche della Shoah nelle scuole e nelle università, studiosi e appassionati di Storia, lettori comuni interessati a comprendere meglio le radici dell’odio e delle ideologie totalitarie. È uno strumento prezioso anche per educatori, operatori museali, giornalisti e chiunque sia impegnato nella lotta contro il negazionismo e l’indifferenza”.

Un abbecedario è per definizione un’opera oggettiva, ma qui l’oggettività lascia spazio a una responsabilità storica e morale. Comprendere queste parole non significa solo trattenerne il senso, ma anche entrare nel cuore di una catastrofe umana, affinché il suo ricordo resti vivo e diventi un monito contro ogni forma attuale di intolleranza e di odio.