Come di consueto, nel giorno precedente al 2 giugno, la festa della Repubblica Italiana, si è tenuto un ricevimento per i festeggiamenti della succitata festa.
Sullo sfondo della bellissima struttura architettonica di Oakhill, il palazzo che dal 1926 funge da Ambasciata Italiana in Svezia[1], si sono ritrovati moltissimi connazionali e ospiti internazionali, per festeggiare insieme i 77 anni dalla fine della monarchia in Italia e l’inizio della repubblica.
Sono passati infatti 77 anni da quel referendum che il 2 e 3 giugno 1946 ha cambiato la struttura politica dell’Italia del dopoguerra.
Più che la scheda referendaria che fu veicolo della decisione popolare italiana, il simbolo di questa nuova repubblica si può considerare la famosa foto ritraente una donna sorridente con la testa che sbuca dalla prima pagina de “Il Corriere della Sera”, il quale titolava a grandi caratteri “È nata la repubblica Italiana”.
Dopo il passaggio di poteri a De Gasperi, a quel tempo capo provvisorio del nuovo Stato[2], il re Umberto di Savoia sarebbe partito il sabato seguente per l’esilio.
Per i festeggiamenti tenutisi ieri in ambasciata erano presenti sia ospiti italiani, tra cui esponenti del Comites, della Fais e di Italienaren, sia ospiti internazionali e svedesi.
Dopo l’importante ed apprezzato discorso tenuto dall’Ambasciatore italiano Vinicio Mati, è stato possibile apprezzare il rinfresco offerto dall’ambasciata, comprendente eccellenze di cibo e vino italiano.
Giornate come queste servono ad onorare quello che, probabilmente, è il più significativo evento della storia italiana del dopoguerra.
Non rimane che goderci, seppur ovviamente in Svezia non si festeggi, questa giornata del 2 giugno che da 77 anni, per noi italiani ha preso tutto un importante significato.
Valerio De Paolis
Foto:Valerio De Paolis
[1] https://sv.wikipedia.org/wiki/Oakhill
[2] Corriere della Sera: anno 71, numero 27 (nuova serie), Giovedí 6 giugno 1946, Milano
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