La maggior parte di noi potrebbe avere almeno un mobile che viene da loro, una sedia, una libreria, un tavolo, persino una candela, seppur non sia un mobile.
Sono a buon prezzo, sono da montare e disponibili quasi ovunque. I mobili IKEA sono una realtà consolidata della nostra quotidianità. Ma come è nato questo impero immobiliare? Che l’impero IKEA sia nato in Svezia è qualcosa di abbastanza noto, ma andiamo più a fondo.
La storia di Ikea inizia negli anni quaranta dello scorso secolo, mentre il mondo era impegnato in quella follia mondiale chiamata, appunto, seconda guerra mondiale, in Svezia, neutrale da moltissimo tempo, esisteva una ditta che vendeva, per corrispondenza, articoli di uso comune, come ad esempio cancelleria, bustine di semi, ecc.
Questa fu la ditta di Ingvar Kamprad, che poté permettersi di aprirla grazie all’aiuto economico del padre, sotto forma di premio per i suoi successi nello studio. IKEA era nata!
Il nome IKEA è l’acronimo di Ingvar Kamprad e Elmtaryd (il nome della sua fattoria) e Agunnaryid (il comune in cui abitava).
Agli inizi degli anni cinquanta ci furono grandi cambiamenti e passi in avanti, un’importante aggiunta venne fatta tra le merci in vendita: i mobili, i quali già comparivano nel primo catalogo IKEA. Era l’anno 1951.
Nel 1953 la sede si spostò a Älmhult, nella Svezia meridionale, dove ebbe la sua prima sede (adesso diventata un museo IKEA).
Con l’affermarsi dell’attività, l’azienda è pronta ad espandersi e, nel 1963, a Oslo, apre IKEA, la sua prima sede al di fuori della Svezia.
Il punto di svolta che fece entrare IKEA nella serie A del mercato è stato nel 1965 con l’arrivo di IKEA a Stoccolma. Nel 1968 l’azienda iniziò la produzione di mobili in proprio, con un materiale diverso dal legno, impiegò infatti il truciolato.
Con questo nuovo setting ed i successi che si accumulavano, Ikea, negli anni Settanta del novecento, ebbe un’espansione tale che la portarono in paesi extraeuropei, come ad esempio il Giappone, Hong Kong e Canada.
Il resto è storia.
Ció che ha reso IKEA quello che è ora è il trasformare il semplice andare a comprare dei mobili, ma non solo, una vera e propria esperienza, soprattutto per coppie e famiglie.
Raramente, una volta andati da Ikea, non si fa una pausa nei loro ristoranti, non si compra qualcosa alla “bottega svedese”. Insomma Ikea è parte delle nostre case, e in fondo sappiamo tutti, che uno di questi sabato, saremo spinti a cercare delle candele alla mela. Ci vediamo li, tra una libreria ed una cornice!
Uno Qualunque
Foto di Konrad Krajewski da Pixabay