Il problema delle mense ad Uddevalla

Nelle scuole di Uddevalla, è stata introdotta una nuova politica alimentare che prevede un aumento della cucina tradizionale svedese, inclusa una maggiore presenza di carne di maiale. Tuttavia, gli studenti, che per motivi religiosi non consumano maiale, ricevono come alternativa solo piatti vegetariani, come riportato da P4 Väst[1].

Alcuni studenti musulmani hanno espresso il loro disappunto, sostenendo di sentirsi trascurati da questa decisione. Mohammed, studente del liceo Agneberg, ha dichiarato alla radio: “Ci sentiamo dimenticati, sembra che vengano priorizzati coloro che non seguono alcuna religione o che sono cristiani. Questo crea una sensazione di esclusione per noi musulmani.” [2] A differenza di altri studenti che possono godere di diverse varianti di carne, chi non mangia maiale per motivi religiosi riceve solo piatti vegetariani. Daniel, un altro studente, ha commentato: “Non tutti mangiano maiale, quindi è un po’ ingiusto che l’unica alternativa sia vegetariana.” Il nuovo programma alimentare, promosso dalla maggioranza politica di Uddevalla, composta da Moderati e Sverigedemocratici[3], ha l’obiettivo di aumentare la partecipazione degli studenti ai pasti scolastici.

Martin Pettersson, sindaco di Uddevalla e membro dei Democratici Svedesi, ha spiegato che la decisione è stata presa dopo che si è notato che solo metà degli studenti mangiava i pasti serviti a scuola. Il progetto ha un costo aggiuntivo di cinque milioni di corone svedesi all’anno. Pettersson ha difeso la scelta, affermando che gli studenti hanno avuto più voce in capitolo riguardo al menù. “Non possiamo rendere tutti felici, è impossibile[4]. Tuttavia, nel complesso, la decisione è stata ben accolta e abbiamo ricevuto molti elogi. È raro che noi politici riceviamo così tanti complimenti per una decisione.”[5]

Nonostante ciò, le critiche da parte della comunità musulmana e anche di quella ebraica continuano, con alcuni studenti che sentono di non essere trattati in modo equo rispetto agli altri. Infatti, la decisione ha suscitato particolare malcontento anche tra le famiglie e le comunità religiose che si sentono discriminate, tanto che diverse denunce sono state presentate all’autorità svedese per la discriminazione (Diskrimineringsombudsmannen, DO) per valutare se ci sia stato un trattamento iniquo. DO ha avviato un’indagine in risposta alle denunce ricevute da genitori e studenti, i quali affermano che la nuova politica privilegia coloro che non seguono restrizioni religiose, creando una disparità di trattamento[6].

La decisione ha colpito non solo le scuole, ma anche le case di riposo, dove i residenti musulmani ed ebrei dovranno ora rinunciare alla carne alternativa, con un impatto negativo sulla loro alimentazione e benessere. Politici locali hanno giustificato il cambiamento affermando che è parte di una spinta per valorizzare la cucina tradizionale svedese, che include spesso carne di maiale. Tuttavia, le famiglie e le comunità interessate continuano a chiedere un cambiamento delle regole. Questa vicenda ha acceso un dibattito più ampio sul rispetto delle tradizioni culinarie in una società multiculturale e sull’equilibrio tra l’identità culturale nazionale e il rispetto per le diversità religiose.

Fonti:
https://www.tv4.se/artikel/4nCkjdiXooLs8fT2dTCvbn/mer-svensk-husman-i-skolan-da-far-muslimska-elever-aeta-vego