Da quando sono arrivato a Stoccolma, non appena parlo del mio amore per il Nord della Svezia, inevitabilmente arrivano le domanda su Jokkmokk del tipo “sei stato a Jokkmokk?” “Quando vuoi andare a Jokkmokk?”. La risposta alla prima domanda é “no” ed alla seconda “il prossimo anno”.
E cosí anno dopo anno Jokkmokk resta per me un miraggio artico.
Ma cosa c’è di tanto attraente a Jokkmokk?
C’é che dal 1605 il primo giovedì di febbraio si svolge il mercato annuale dei Sami. Mi sono sempre chiesto perché farlo all’inizio di febbraio invece di un periodo un pò più mite nell’interesse di tutti venditori e compratori. Non riuscivo a trovare una risposta logica finché un conoscente d’origine Sami mi spiegò che un mercato durante il periodo più freddo dell’anno aveva molti vantaggi dato che i Sami venivano raccolti nei loro quartieri invernali in aree boschive con pascoli invernali per le renne, e i corsi d’acqua ghiacciati divenivano eccellenti vie di comunicazione per commercianti, funzionari pubblici ed ecclesiastici.
Jokkmokk si trova appena a nord del circolo polare nel Norrbotten e la sua storia é un buon esempio della penetrazione degli svedesi al Nord. All’inizio del 1600 il futuro re Carlo IX pensò di creare dei centri commerciali di scambio con i popoli Sami. Uno dei posti prescelti per la sua posizione centrale fu un piccolo centro di pescatori Jokkmokk che significa “l’ansa del fiume”. E lí vennero costruiti un’ufficio doganale, un capannone per il commercio ed una piccola chiesa.
E gia nel 1605 ci fu il primo mercato, però non permanente. Pochi vivevano tutto l’anno a Jokkmokk
Solo nel 1700 con la riduzione del nomadismo dei Sami la cittadina si espanse fino a raggiungere i 5000 abitanti odierni di cui numerosi ancora d’origine Sami.
Ma la costante di tutti questi anni è stato il mercato che come le fiere italiane raccoglie venditori, compratori e curiosi. Il mercato é un concentrato della cultura Sami. Si può trovare artigianato, attività tradizionali della regione, cibi, bevande, ristoranti Sami e poi renne, cani da slitta, passeggiate nella foresta nonché canzoni, tornei poetici Sami. E se si é fortunati con il tempo anche l’aurora boreale
Quello che non si può trovare facilmente, vista l’affluenza di visitatori che aumenta di anno in anno fino a raggiungere gli 80.000 dell’ultimo anno è l’alloggio. Occorre pianificare il soggiorno mesi prima per avere una sistemazione in città. Una leggenda metropolitana dice che dal primo dicembre si possono affittare camere private che sarebbero ancora meglio di un’hotel, ma nessuno le ha mai viste. Spariscono in poche ore.
Un’altra cosa da tenere in considerazione è il clima. Sembra che Jokkmokk per la sua posizione continentale é uno dei posti più freddi della Svezia con punte estreme di -42 gradi.
Detto questo se si vuole pianificare un viaggio a Jokkmokk il mio consiglio é:
Decidere per tempo e prenotare la sistemazione alberghiera;
Comprare vestiti adatti per poter sopravvivere;
Comprare voli su Luleå o Gällivare per poi affittare un auto od organizzarsi con i trasporti locali;
Convincere amici a condividere l’esperienza.
Teoricamente questa scaletta operativa é perfetta, ma praticamente io non sono mai riuscito a seguirla. Ogni anno mi ritrovo a gennaio a sognare di visitare il mercato di Jokkmokk. Ed a dire in giro “ci andrò l’anno prossimo”.
Massimo Apolloni
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