Karlsborg? Un nome per una località in Svezia. Non so quanti posti col nome di Karlsborg ci siano in giro, ma ho capito che gli amici svedesi quando si menzione Karlsborg pensano subito ad un posto speciale.
Il Karlsborgs Fästning nel Västergötland.
La cosa mi ha incuriosito molto ed ho voluto andare a visitarlo per capirne di più.
Un piccolo viaggio però perché da Stoccolma sono 290 km. Ma là nelle vicinanze in riva al lago Vättern merita una visita il delizioso paese di Hjo famoso per il quartiere di case ii legno non dipinte però di rosso, ma a colori pastello. Il motto del paese é “I love Hjo” con un’evidente simpatico doppio significato.
Ma torniamo alla fortezza. In riva al lago Vättern c’é questa estesa area circondata da mura.
La prima domanda che viene in mente è capire il perché costruire questo complesso così vasto in mezzo al niente e poi quando è stata costruito e come.
Andiamo per ordine e diciamo subito che la fortezza non é molto antica. Non esisteva nulla fino all’inizio del 1800. Era iil momento della guerre finlandesi della Svezia contro la Russia del 1808 e 1809. Truppe russe. dopo aver occupato il sud della Finlandia allora svedese e le isole Åland, erano sbarcate ad Umeå ed al nord di Stoccolma. Per qualche giorno avevano anche occupato Gotland.
Sotto la spinta di questi avvenimenti Il re svedese Carlo XII insieme ai suoi generali ebbe l’idea di creare una linea di difesa mobile lontana dal mare.
Lo scopo della difesa centralizzata era che il re, il consiglio, il Parlamento e le funzioni di comando centrale, in caso di attacco contro il regno, si ritirassero e si rifugiassero in questa fortezza nel mezzo del paese. Anche le riserve auree della banca centrale di Svezia dovevano essere salvaguardate nella fortezza in tempi di difficoltà.
La costruzione della fortezza iniziò nel 1819 ed il sito era stato scelto pensando anche alla vicinanza al Göta Canal allora in costruzione.
La fortezza è uno degli edifici più grandi del nord Europa e fu edificata inizialmente su 100 ettari di terreno per ospitare una guarnigione di circa 6.000 militari ed altre 8.000-10.000 persone per i servizi. Le mura furono completate solo nel 1830.
A causa della grande spesa e dei fondi ridotti, la fortezza non fu operativa fino al 1870 e non fu finita che nel 1909 quando il sistema difensivo fu completato con altre fortezze minori ad ovest di Karlsborg per fornire ulteriore protezione alla fortezza principale.
Ma quando fu completata la tecnica militare era cambiata ed in pratica Karlsborg è stata una voragine di spese per risultati molto modesti, sicuramente non all’altezza delle aspettative.
.
Dal 1918 la fortezza è stata utilizzata solamente come guarnigione per reparti militari. Accanto alla fortezza c’è una fabbrica di munizioni.
Questa é la storia, ma ora entriamo nel Karlsborgs fästning.
Quello che colpisce sono le dimensioni! Enormi. Numerosi edifici sparsi tra giardini e cortili.
È zona militare e quindi si possono fare solo visite guidate dei fabbricati ed in molti luoghi non si può fotografare.
Ma vi sono le zone non militari pensate per le famiglie e per i dipendenti civili.
Vii è una grande chiesa che un tempo era intesa anche come sala riunioni per il Riksdag in tempi di difficoltà.
L’odierna fortezza è una delizia per tutta la famiglia e all’interno dei bastioni la comunità è ancora fiorente. Si visitano i negozi, i caffè e il museo o si può partecipare a uno dei tour della fortezza. Si può scegliere tra il Tour Avventura Storica, la Caccia alla Riserva d’Oro Perduta e la Piccola Caccia all’Oro per i più piccoli.
La visita guidata più importante, Historiska Äventyrsturen, dura un paio d’ore, ma sono ore di emozioni tra percorsi che riproducono le condizioni in caso di un’attacco e visita delle stanze sotterranee delle truppe e degli ufficiale, dell’infermeria, della birreria, della cucina e della dispensa, delle doppie fortificazione delle mura esterne ed della tecniche usate per l’artiglieria.
C’è sempre qualcosa per tutti a Karlsborg!
In definitiva è un posto molto particolare inserito in una regione molto pittoresca che merita un viaggetto, magari in fine settimana,
Massimo Apolloni
foto:CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=857224