Immigrant-Man giace a terra stremato. La faccia schiacciata sul pavimento e la polvere negli occhi. La mente annebbiata per le botte subite e il corpo immobile. Non ce la fa ad andare avanti e tutto attorno a lui sembra girare all’impazzata.

Eppure era arrivato con molte aspettative e tante speranze. Pensava di poter spaccare il mondo, difendere il suo popolo e la sua dignità. Invece si ritrova a pezzi e senza fiato. Immigrant-Man, l’Uomo Immigrato, è stato preso alla sprovvista e maledice il suo nemico che lo sottomette con un ghigno sulle labbra. Nonostante le energie della giovane età, la preparazione etilica con gli amici del bar e la spavalderia acquisita nei primi mesi nordici, il nostro supereroe s’è imbattuto in un avversario subdolo e sleale. Goblin? No. Magneto? No. Dottor Octopus? No, ma quasi. È un mostro dal costume rosso a mezzaluna attorniato da una nube di vapore. Lui è Crayfish-Man, il terribile Uomo Gamberetto: un essere mite e dolce, ma se rievocato a fine estate svedese in qualche festa aziendale o in una cena da amici scandinavi si trasforma ed è in grado di scatenare tutta la sua forza sui neofiti della cultura svedese. L’uomo Gamberetto non agisce mai da solo ma sempre in coppia con il suo aiutante Dill-Boy, il disgustoso Uomo Aneto, che ama intrufolarsi in qualsiasi ricetta della cultura culinaria svedese, peggiorandola. Il duetto da solo non ce la farebbe mai a sconfiggere Immigrant-Man se non fosse sotto le influenze negative del potente e scaltro Loki, il dio norreno dell’astuzia e degli inganni, che fornisce armi implacabili: i liquori svedesi come il brännvin, l’Akvavit e le Snaps. Con movimenti oscillanti e ubriacanti l’Uomo Gamberetto innaffia i presenti e poi sacrifica il suo corpo dando ai presenti la falsa illusione di mangiare qualcosa di consistente, lasciando invece tutti a bocca asciutta e a stomaco vuoto. Così, con la vista annebbiata dall’alcol, è facile dimenticare la presenza di pane, formaggio speziato e västerbottenpaj che vengono magistralmente nascosti agli occhi dei commensali dal dio Loki.

L’Uomo Immigrato è dunque dolorante al suolo e invoca pietà. Ha bisogno di una mano. Le sue grida di aiuto vengono captate in lontananza da un altro supereroe norreno. Thor lo assiste e lo rimette in piedi. Il dio dei fulmini gli dà consigli su come sconfiggere il fratello Loki. Immigrant-Man raccoglie le forze, schiva i liquori e finge di essere stato colpito. Crayfish-Man se la ride sadicamente intonando Helan går perdendo però la concentrazione dalla battaglia. L’Uomo Immigrato capisce che quello è il momento di colpire con le decorazioni della festa e il cappellino di carta appuntito. Schivando un altro bicchierino di brännvin abbatte il suo avversario e può finalmente abbuffarsi in santa pace con torta al formaggio mentre nella sala riecheggia trionfante Immigrant Song dei Led Zeppelin tra lo stupore generale degli astanti.

 

TRADUZIONE

Il Kräftskiva, o Crayfish party, è una festa tradizionale svedese di fine estate nella quale si gustano gamberetti di acqua dolce cotti a vapore e aromatizzati con l’aneto. Si accompagnano tipicamente con pane, formaggi, västerbottenpaj e soprattutto con molti liquori svedesi (distillati da patate, grano o cellulosa di legno) che devono essere tracannati tutti d’un fiato. Tra un brindisi e l’altro si mangiano i gamberetti e s’intonano canzoncine folkloristiche. Data la scarsa quantità effettiva di polpa nel gamberetto e il forte tasso alcolico dei liquori l’ubriacatura è assicurata per chi non è abituato a questa tradizione. Il segreto è fingere di bere tutto il bicchiere di alcol o riempirne solo metà e tenere bene a portata di mano pane e formaggi per dare sostanza al pasto.

Roberto Riva

Foto di ksbaeg diPixabay