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Lagarde: Ue davanti a sfida esistenziale, da Trump spinta ad agire

Roma, 22 gen. (askanews) – “Sì, concordo sul fatto che in Europa fronteggiamo una sfida esistenziale. Dobbiamo essere tutti molto realistici in questa fase, come lo è stato il rapporto di Mario Draghi. Fronteggiamo un momento esistenziale e abbiamo le diagnosi su quello che dovremmo fare. E ora abbiamo una grande spinta, perché un altro grande player dell’economia mondiale (gli Usa, con il ritorno di Donald Trump-ndr) sta organizzando le cose in maniera diversa e penso che questo sia un nuovo campanello d’allarme che può portare l’Europa ad agire”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde durante uno dei dibattiti al World Economic Forum, a Davos, in Svizzera.

Secondo Lagarde in Europa “abbiamo i talenti, abbiamo i fondi e abbiamo le idee. Ma in termini di azione e di fare ci serve una spinta, ci serve la svolta”.

“Ovviamente dobbiamo agire – ha proseguito – dobbiamo agire assieme e dobbiamo giocare non solo in difesa, ma anche di anticipo, se devo usare termini calcistici. E assicurare che facciamo leva sugli asset che abbiamo”.

“L’Unione europea sforna quasi altrettanti laureati Stem per abitante che gli Usa, quest’anno abbiamo 3,5 milioni di europei nel settore tecnologico. Questo è quello che dico quando affermo che abbiamo i talenti.E quando dico che abbiamo i soldi mi riferisco al 15% di tasso di risparmio degli europei, che però ogni anno investono 300 miliardi di euro negli Stati Uniti”.

“Registriamo la stessa quantità di brevetti degli Usa. Ma spesso ci diamo la zappa sui piedi – ha detto Lagarde – perché non completiamo quello che dovremmo, come ad esempio sul mercato unico. Se avessimo un mercato unico, dice il rapporto di Enrico Letta, elimineremmo un 14% di dazi tra di noi. Faremmo un lavoro più che discreto lavoro se rimuovessimo alcune delle barriere che abbiamo lasciato che la storia e la pigrizia costruissero tra noi”. (fonte immagine: World Economic Forum).