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“Linea Segreta”, il libro che svela il rapporto Italia-Vaticano

Milano, 6 feb. (askanews) – (di Cristina Giuliano) All’estero nessuno come gli italiani riesce a rimanere se stesso, senza scomporsi troppo, mantenendo i propri principi eppur riuscendo ad essere empatico e aperto al mondo. Un aneddoto che riguarda Giovanni Gronchi, presidente della Repubblica Italiana dal 1955 al 1962, lo esemplifica con grande semplicità. Si tratta di quella volta che il leader sovietico Nikita Krusciov propose all’allora nostro Capo di Stato di rifletterci: “e dopo mature riflessioni diventerete comunisti”, gli disse durante un brindisi in ambasciata d’Italia a Mosca. La risposta di Gronchi fu fulminante, particolarmente divertente, ed è contenuta in “Linea Segreta. I retroscena tra Stato e Vaticano”, ultima fatica letteraria di Antonio Preziosi, giornalista e direttore del Tg2, nonché esperto conoscitore di quel sistema complesso che sono le nostre istituzioni e la politica.

Dopo “Il papa doveva morire” (2021) e “Il sorriso del papa” (2022) il nuovo libro affronta con una prosa precisa, attenta e capace di alleggerire momenti davvero drammatici, passaggi chiave che riguardano la storia del nostro Paese e di quel rapporto unico tra le due sponde del Tevere, in una “ipotetica passeggiata che dal colle del Quirinale ci conduce al colle del Vaticano”, come scrive lo stesso Preziosi che nell’introduzione, fa notare come in un “fazzoletto di alcune centinaia di metri quadrati e di palazzi si dipanano le relazioni e le storie che rendono avvincente il racconto di ciò che unisce e ciò che divide l’Italia della Repubblica e lo Stato dei papi”.

Puntuale e trasparente l’uso delle fonti, ben documentate. Molti i dietro le quinte di un confronto evidentemente continuo, oltre agli aneddoti proposti dall’autore. Dall’inchino del presidente De Nicola a Pio XII sino al perché i Patti Lateranensi hanno un impatto così forte non soltanto sui rapporti bilaterali. “Lo Stato della Città del Vaticano è il più piccolo del mondo. Ma è proprio grazie alla sua qualità di capo dello Stato che il papa ha titolo per mediare – ad esempio – nei negoziati di pace per il Medio Oriente o di essere invitato a intervenire con un discorso ufficiale al Parlamento europeo o all’Assemblea generale delle Nazioni Unite” fa notare Preziosi con chiarezza cristallina.

Un rapporto fatto di rispetto, dialogo e aperta collaborazione che ha attraversato anche fasi critiche come i referemdum sul divorzio e sull’aborto, il dibattito sulla famiglia, sull’immigrazione e sulle scelte morali. Un rapporto che pervade la Capitale d’Italia e in un certo senso riguarda tutti noi, impossibile da ignorare sia in patria che all’estero. Il volume (LINEA SEGRETA, Edizioni San Paolo 2024, pp. 318, euro 20, in vendita anche su piattaforme internazionali) ha già avuto risonanza, presentato peraltro a metà gennaio all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede dal vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Matteo Maria Zuppi. E rappresenta una miniera di gustosi aneddoti, alcuni conosciuti, altri assolutamente inediti, da avere e conservare. A partire dalla risposta che Gronchi diede a Krusciov che gli proponeva di diventare comunista: “tra qualche anno l’invito possa essere rovesciato e che anche voi, toccato dalla grazia di Dio, possiate essere annoverato tra le file della Democrazia Cristiana”.