Venendo qui in Svezia, ho avuto modo di conoscere quello che si è rivelato un settore del commercio con molte persone al suo seguito.
Il mio approccio al mondo del “second hand” svedese è avvenuto principalmente su due strade parallele: i negozi simili a quelli che in UK vengono chiamati “Charity Shop” e i loppis, dei veri mercatini organizzati da una folta comunità di venditori e compratori, ma anche nella forma di mercatini spontanei per svuotare casa.
I charity Shop della capitale, sono principalmente di due catene. La gente porta in questi negozi gli oggetti, i vestiti e anche i mobili, che non usa più senza avere nulla in cambio. I ricavati di queste vendite poi vengono usate in parte per mantenere in vita l’organizzazione ed in parte in beneficenza.
L’altro approccio, come detto, è il loppis. Vengono organizzati, tramite vari canali, come ad esempio in gruppi appositi su Facebook e possono avere luogo in tutti i giorni dell’anno. A volte sono anche a tema, come ad esempio quelli nerd, quelli vintage o quelli natalizi. Solitamente occupano le piazze e i parcheggi.
Se pensate che in questi contesti si possa trovare solo robaccia, non siete sulla giusta strada. Ovviamente si vedono anche tante cose inutili o rotte ma, tra queste, ci sono dei veri e propri tesori ed occasioni.
L’animale da loppis (specie a cui appartengo ormai), sa bene che prima ci si presenta e prima ci si può accaparrare il bottino migliore. Spesso durante questi eventi sono presenti anche dei banchetti dove poter comprare i kanelbullar (dolce tipico della pasticceria svedese) e caffè.
Se siete collezionisti, potreste trovare molte cose interessanti, anche a prezzi molto bassi poiché alle volte chi vende non sa cosa propone.
Che ci si vada con la famiglia, con gli amici o da soli, i loppis sono un esperienza interessante, economica ed alle volte nostalgica.
A tutto quel che è stato scritto, va anche aggiunta l’importanza del poter riciclare e riusar contrastando un consumismo, che a volte è come un mostro divoratore di cose ancora utilizzabili ma considerate vecchie o fuori moda.
Spero di avervi messo un po’ di curiosità riguardo il mondo del “second hand” svedese.
Uno qualunque
Foto di Hands off my tags! Michael Gaida da Pixabay