Oggi è successo l’ennesimo fatto strano, che poi purtroppo non è così strano, capita più di quanto dovrebbe. Una delle banche principali svedese, Swedbank, a seguito di aggiornamento interno finito male, ha smesso di funzionare. Alcuni utenti si sono visti azzerati i proprio conti e in sostanza, tutti i clienti Swedbank, è come se non avessero più soldi, perché di fatto la carta per pagare non funziona.

La domanda che fa da titolo è più che normale a questo punto; siamo pronti a tutta questa tecnologia?

Venendo dall’Italia una delle cose che subito salta agli occhi è la enorme dipendenza del sistema svedese ad Internet e più in generale alla tecnologia.

Per quel che riguarda l’economia, ormai sono moltissimi i negozi che hanno rinunciato ai contanti, in effetti è quasi tutto basato sul internet banking, ma che succede se questo meccanismo si inceppa? Che il cliente ha veramente dei grossi problemi.

Un esempio ancora più assurdo, è il dover aprire il portone di casa con una chiave elettronica, perché a detta loro è molto più sicura di una chiave tradizionale, sostanzialmente la chiave elettronica deve essere appoggiata sul lettore, che poi fa scattare il portone per poterlo aprire. Un giorno peró c’è stato un black out molto lungo e nessuno poteva aprire il portone, si dovette chiamare il condominio che venne e aprí la porta con la chiave classica (ormai solo per condominio) ed il portone rimase aperto tutta la notte.

Questa tecnologia siamo sicuro che sia una vera e propria miglioria della nostra vita di tutti i giorni? Veramente basta che un aggiornamento finisca male, congelare di fatto i conti di migliaia di clienti di una banca? È necessario dover aprire il portone usando uno spreco di energia elettrica con il rischio di poi rimanere fuori? Ecco, purtroppo le cose non cambieranno ma certo è che due domande vale la pena farsele.

Uno Qualunque

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