La FAIS ha creato un manuale guida per le elezioni generali svedesi dell’11 settembre di grande aiuto per gli italiani residenti in Svezia (https://illavoratore.org/wp-content/uploads/Guida-in-italiano-per-elezioni-generali-svedesi-2022.pdf?fbclid=IwAR2qNUS1NaFWYRU7EKWutuuJ8Ajb4bTsf_qvVyH4pnuNQLYRhY0kkUVsLRw).
Lo avete letto? Benissimo. Hanno fatto davvero un ottimo lavoro.
Io, però, voglio fare meglio con questo manuale apocrifo infarcito di alcuni consigli vagamente utili per votare alle prossime elezioni svedesi.
Avete ricevuto la cartella elettorale via posta, vero? Parlo di quella lettera col bordo viola del Valmyndigheten che è arrivata una o due settimane fa. Ce l’avete? Bene. Ora andate al supermercato del centro commerciale e prend… come, come? Che c’entra il supermercato con le votazioni? C’entra, c’entra. No, non dovete comprare un falukorv, tagliarne una fetta e inserirla nella scheda elettorale aggiungendo la scritta ”Mo’ magnateve pure questa!” No… o meglio, si potrebbe fare se proprio proprio ci tenete perché anche questo è un vostro diritto. Questo è il bello (e il brutto) della democrazia: tutti, ma proprio tutti i maggiorenni, che siano sani o salami, hanno il diritto e il dovere di esprimere il proprio voto.
Il supermercato c’entra perché in Svezia si può votare in anticipo (da 18 giorni prima delle elezioni) anche in un centro commerciale, in una biblioteca, a teatro oppure in molti altri luoghi selezionati dal Valmyndigheten (controllate pure su www.val.se se non ci credete).
Una volta giunti al seggio elettorale procuratevi una penna (rubata da un hotel o da un collega di lavoro va bene lo stesso). Entrate nel segreto della cabina e disegnate sulla scheda simboli fallici osceni! No, scherzavo! O meglio… sì, potete fare anche quello ma poi non lamentatevi se chi viene eletto è un cazzaro.
Non fatevi distrarre e votate bene invece. C’è molta scelta: potete votare destra, sinistra, poi sempre dritto per cento metri fino a giungere all’ufficio postale, non potete sbagliare. Potete votare per i progressisti, i conservatori, gli spreconi, per il centro o per la periferia.
Potete votare per una persona singola che vi ispira fiducia o simpatia, votare per un partito oppure votare per un andato (e se ho capito bene ci sono molti candidati partiti per la tangente e molti andati a male anche qua in Svezia).
Se invece siete confusi potreste anche lasciare il foglietto intonso, ma così facendo lascereste agli altri una decisione importante. Sarebbe come abbandonare il telecomando nelle mani di un bambino di sei anni: potreste ritrovarvi a guardare cartoni dei Pokémon dalla mattina alla sera per i prossimi quattro anni, ma vi garantisco che non vedreste nessuna evoluzione.
Voto nullo o scheda bianca non sono dunque delle buone opzioni, così come fregarsene delle elezioni e starsene a casa perché a quel punto saranno i politici del prossimo governo a infischiarsene di voi.
Allora che resta da fare? Leggere, informarsi, chiedere, seguire i dibattiti e farsi un’idea propria (magari con l’aiuto di un valkompass fornito su internet da diverse testate giornalistiche come DN, SvD, SVT, TV4, ecc…)
Infine votate! Che sia solo per il comune e la regione o anche per il governo (solo se siete cittadini svedesi nell’ultimo caso). Andate a votare perché è un vostro diritto e un vostro dovere, qualsiasi sia il vostro orientamento politico, non mi interessa, ma votate!
P.s.: Ma se proprio volete il mio consiglio, mi raccomando, non votate assolutamente per quelli là che hanno quel simbolo colorato che…
Roberto Riva
Foto di Gordon Johnson da Pixabay