Italienaren.org

Meloni (che non va a Kiev) ribadisce: Ue e Usa collaborino per pace

Roma, 20 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a differenza degli ultimi due anni, non sarà lunedì a Kiev per l’anniversario dell’invasione russa a causa di un altro impegno istituzionale a Roma. Né al momento, secondo quanto si apprende, è in programma una missione in Ucraina in tempi brevi.

Nella capitale ucraina, nel terzo anniversario dell’inizio del conflitto, si recheranno il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Presente anche il premier spagnolo Pedro Sanchez, “per riaffermare il sostegno della Spagna alla democrazia ucraina e al presidente ucraino Zelensky”. Non Meloni per altri impegni istituzionali: lunedì a Roma si terrà il Forum imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti, presente il presidente Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Un appuntamento che le farà saltare anche la riunione in videoconferenza del G7, a cui parteciperà il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Di Ucraina Meloni ha parlato oggi in una conversazione telefonica con il primo ministro canadese, e presidente del G7, Justin Trudeau, ribadendo la necessità di dialogare con Donald Trump: “L’Italia, insieme agli Stati Uniti e ai suoi partner europei e occidentali – ha assicurato – lavora per una pace duratura in Europa, che necessita di garanzie di sicurezza reali ed efficaci per l’Ucraina”. Per l’Italia, dunque, “la priorità è la stessa del resto d’Europa, dell’Alleanza Atlantica e di Kiev: fare tutto il possibile per fermare il conflitto e raggiungere la pace”, ricordando come “siano stati il sostegno occidentale insieme al coraggio e alla fermezza ucraina a precostituire le condizioni che rendono possibile parlare oggi di un’ipotesi di accordo”.

Certo è che le dichiarazioni di Trump (Zelensky è un “dittatore” bravo solo a “manipolare Biden”) creano imbarazzo e mostrano un’ampia divisione nella maggioranza. Anche di questo – ma fonti ufficiali smentiscono – si è probabilmente parlato nel vertice di questa mattina a Palazzo Chigi tra la premier e i due vice Tajani e Matteo Salvini. Il leader della Lega dà pieno appoggio al presidente Usa (per il quale auspica il Nobel) e accusa: “Chi attacca Trump evidentemente non fa un buon servizio alla pace. In poche settimane sta facendo quello che né la Von der Leyen né Biden hanno fatto”. Al contrario, Tajani stigmatizza “un linguaggio che non ci appartiene” e sottolinea che Zelensky “è stato eletto” ed “è sempre stato sostenuto dagli americani, anche dall’amministrazione Trump”. Meloni al momento non ha commentato le parole del presidente americano, ma fonti di Palazzo Chigi ricordano che la politica estera “la decidono il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri”.

Sfumata intanto la possibilità di essere la prima leader europea ricevuta alla Casa Bianca (Emmanuel Macron sarà a Washington la prossima settimana), la premier sabato interverrà in videocollegamento al Cpac, la convention dei Conservatori in corso nella capitale Usa. Meloni parlerà intorno alle 19.15 ora italiana mentre a concludere i lavori sarà Trump. Previsti anche gli interventi, tra gli altri, di Elon Musk, Javier Milei, J.D. Vance.

Sul fronte interno, oggi per il governo è arrivata la ‘tegola’ della condanna in primo grado per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Lui, subito dopo la sentenza, ha assicurato che non ha intenzione di dimettersi e in serata (quando a Palazzo Chigi è arrivato anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio) ha incassato la ‘copertura’ della premier. “Sono sconcertata – afferma Meloni in una dichiarazione – per la sentenza di condanna del sottosegretario Andrea Delmastro, per il quale il pubblico ministero aveva inizialmente richiesto l’archiviazione e successivamente l’assoluzione. Mi chiedo se il giudizio sia realmente basato sul merito della questione. Il sottosegretario Delmastro rimane al suo posto”.