L’estate in Svezia è arrivata. Midsommar è passato ed ora è tempo di godere le meritate vacanze.

Per chi resta in Svezia inizia il “tormentone dell’estate” che non è una canzone anche se ci sono anche quelle, ma le previsioni del tempo. Non che non si guardino durante tutto l’anno, ma in questi giorni rivestano un’importanza fondamentale per pianificare le giornate dedicate ai viaggi, al riposo, ai lavori di manutenzione dello“stuga”, in una parola alle vacanze

SMHI, Sveriges meteorologiska och hydrologiska institut, è la bibbia per i vacanzieri, ma come la Bibbia che sappiamo può non essere in alcuni casi storicamente attendibile, così non lo sono le previsioni di SMHI.

Per pianificare le vacanze occorre lavorare sulle previsioni su 10 giorni.

Infatti se mi scrivono che sta piovendo, posso ringraziare dell’informazione, ma è sufficiente guardare fuori della finestra per saperlo.

E sulle previsioni su 10 giorni cominciano i problemi. Le previsioni si suddividono in säker (sicure), ganska säker (abbastanza sicure) osäker (insicure cioè da buttare).

Le säker sono abbastanza attendibili. Ma le previsioni sono aggiornate spesso e talvolta quello che oggi era un ganska säker domani può diventare osäker. Anche le säker possono cambiare. Le previsioni di tempeste tropicali con 40 mm di precipitazioni diventano pioggerelle.  Ed infine sempre sui 10 giorni abbiamo una previsione säker poi 2 giorni osäker e il quarto giorno ancora säker. Come può essere?

Confesso la mia metereologica ignoranza e capisco che sia difficile utilizzare i dati ricevuti, ma mi aspetterei un pò più di accuratezza.con tutte le informazioni che sono messe a disposizione di SMHI ed dei suoi sofisticati algoritmi.

E non accuso SMHI. Lavora in maniera ottimale con i mezzi a sua disposizione e dà anche importanti informazioni di emergenze climatiche che possono colpire varie parti del paese.

Ho sperimentato dal vivo le previsioni del tempo italiane, naturalmente, svizzere, francesi e tedesche. Tutte con incertezza. Una cosa sola era certa in passato a Milano e cioè ”nebbia in Valpadana”. Un tempo da Milano si guardavano le previsioni svizzere del Canton Ticino perché la leggenda metropolitana diceva che erano migliori dato che loro, gli svizzeri, erano più ricchi e potevano comprare più dati. Ma il risultato era lo stesso. Spesso si restava a casa perché le previsioni davano pioggia e poi il giorno dopo quando era troppo tardi per ripianificare la giornata…sole.

Per ritornare in Svezia, per rispettare il “tormentone”  anch’io leggo ogni mattina coscienziosamente le previsioni e poi se le previsioni sono di bel tempo esco in shorts e sandali, ma portando giacca e scarpe da pioggia perché non si sa mai.

 

Massimo Apolloni
BIld av Dimitris Vetsikas från Pixabay