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Nato,Rutte: pensare ruolo paesi europei in Ucraina “post appeasement”

Milano, 14 feb. (askanews) – Questo è un “buon week end” perché c’è “l’intero team” dell’amministrazione statunitense che si occupa di politica estera a Monaco e interagisce con le controparti europee ed è il momento per “pensare in positivo quale potrebbe essere il ruolo delle nazioni europee in Ucraina post appeasement (pacificazione)”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte, da Monaco, in un briefing trasmesso in streaming dalla Nato.

In diplomazia per ‘appeasement’ si intende la politica di fare concessioni politiche, materiali o territoriali a una potenza aggressiva nell’intento di evitare un conflitto. Il termine storicamente si riferisce all’atteggiamento adottato negli anni Trenta dal Regno Unito rispetto alla Germania nazista.

La parola era tornata in auge ieri quando i colloqui di Donald Trump con Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina ricordavano l’accordo di Neville Chamberlain con i nazisti nel 1938 a Sir Ben Wallace.

Ieri Wallace, ex segretario alla difesa britannico (Tory) sul Telegraph ha affermato che se Trump fosse visto capitolare al Cremlino mentre i leader mondiali si riunivano per la Conferenza sulla sicurezza di Monaco questo fine settimana, si sarebbe ripetuto il momento di “pace per i nostri tempi” di Chamberlain.

Scrivendo per The Telegraph, Wallace ha affermato: “Il motto di Monaco è ‘pace attraverso il dialogo’, ma negli ultimi anni ha dimostrato di essere anche un vigoroso baluardo della resistenza europea contro l’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia”. Per poi proseguire: “Che peccato, quindi, che l’incontro di quest’anno sembri destinato a rispecchiare la disastrosa conferenza del 1938, in cui il continente rimase cieco di fronte alla doppiezza di Hitler. Il tanfo dell’appeasement sta tornando ancora una volta a Monaco”.