Venerdì pomeriggio. Una calda giornata di primavera a Stoccolma. Aperitivo e grigliata in veranda che mi attendono.
Cosa c’é di più attraente di questo per una bella serata? Apparentemente nulla, ma un pensiero mi balena nella testa.
C’è il teatro in italiano! Ci sono i Varför Inte! C’è “Non bere l’acqua” di Woody Allen!
Quindi un addio alla grigliata ed una corsa a Söder al Teatro3.
Uscendo dalla metropolitana vedo persone, di vago aspetto mediterraneo, che si dirigono in un’unica direzione. La mia! Girato un’angolo vedo una lunga coda un pò disorganizzata. Penso subito che devono essere italiani. E lo sono. Sono gli spettatori che fanno ressa per entrare al teatro. Mi unisco alla massa ed entro.
Tutto esaurito. Singoli e famiglie, pensionati e amici occupano tutti i posti del teatro. Dopo il tocco d’italianità della coda poco ordinata c’è quello del ritardo dell’inizio dello spettacolo. Ma che importa? In fondo siamo in Italia e 10 minuti di ritardo si possono accettare vista anche la ressa all’ingresso.
Poi inizia lo spettacolo che corre via veloce tra battute simpatiche e situazioni imprevedibili, grottesche ed accattivanti. Tante risate ed alla fine tanti applausi meritati.
A questo punto, come in ogni articolo sopra uno spettacolo teatrale, dovrei scrivere una recensione. Ma come si fa a giudicare la regia, la scenografia, le interpretazioni in uno spettacolo di questo tipo dove la componente passionale è predominante? Mi sembrerebbe ingiusto.
Conosco il gruppo teatrale Varför Inte dalla sua fondazione quattordici anni fa ed ho visto molti dei loro spettacoli sempre con molto piacere.
Devo dire che li ammiro. Ammiro tutti. interpreti, creativi e tecnici. Li ammiro per la passione e la dedizione professionale che mettono nell’allestire, provare e portare in scena questi spettacoli a spese del loro tempo libero.
E sono tutti alla pari con ruoli diversi, perché tutti con lo stesso amore per il teatro e per il pubblico cui offrono anche caffè e biscotti nell’intervallo.
Ed uscendo la gente intorno a me é allegra e ride. Maggiore soddisfazione per gli interpreti non può esserci.
In definitiva grazie a loro ho passato due ore in allegria senza rimpiangere l’aperitivo e la grigliata che però, per essere onesto, ho solo spostato al sabato sera.
Massimo Apolloni
Foto: su concessione dei Varför inte