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Papa, ai funerali il metropolita del dialogo Antonij, Cremlino indugia

Roma, 23 apr. (askanews) – Il Cremlino non ha ancora deciso chi rappresenterà la Federazione Russa ai funerali di Papa Francesco, fermo restando che è stata esclusa la partecipazione del presidente Vladimir Putin. Il Patriarcato ortodosso di Mosca ha invece stabilito di inviare una delegazione guidata dal metropolita Antonij, figura di livello ma soprattutto colui che negli ultimi anni ha incontrato più volte il Pontefice, intrattenendo rapporti costanti e cordiali e un filo diretto sulla guerra in Ucraina.

L’indugio rispetto all’annuncio della rappresentanza dello Stato russa riflette le difficoltà dovute al fatto che la stragrande maggioranza degli alti funzionari russi sono sotto sanzioni internazionali, e l’arrivo sarebbe comunque in territorio italiano. Ma anche la possibilità che a margine delle esequie siano organizzati degli incontri, cosa improbabile nel giorno delle esequie, fanno notare fonti diplomatiche russe, secondo cui non c’è al momento alcun “impegno” previsto. Sul presidente Putin pende da marzo 2003 un mandato di cattura internazionale della Corte Penale Internazionale. Oggi il portavoce del Cremlino Peskov ha confermato che non è stata presa una decisione su chi rappresenterà la Russia ai funerali di Papa Francesco. Rispondendo ai giornalisti, Peskov ha detto: “No, non abbiamo ancora deciso.”

Qualunque arrivo da Mosca non può prescindere dalla guerra in Ucraina. Lo stesso Antonij ha avuto un ruolo chiave nel rafforzare il dialogo con la Chiesa romana, soprattutto sul delicatissimo tema del conflitto scoppiato con l’invasione russa di febbraio 2022, trattato da Francesco come guerra a cui porre fine anche mantenendo i contatti con Mosca. Il Papa ha sino all’ultimo invocato la pace per la “martoriata Ucraina”, evitando di prendere parte rispetto alla vittima e all’aggressore.

Un momento importante della funzione di Antonij è stato l’incontro del 15 ottobre 2024 tra il metropolita e il cardinale Matteo Zuppi, inviato speciale del Papa per la pace in Ucraina. Durante il colloquio, tenutosi a Mosca, sono stati affrontati in particolare temi di carattere umanitario legati al conflitto ucraino, il filo rosso dell’azione della Santa Sede, attiva nell’organizzazione degli scambi di prigionieri e nella questione dei bambini ucraini trasferiti in Russia. All’incontro hanno partecipato anche l’arcivescovo Giovanni d’Aniello, nunzio apostolico in Russia, e rappresentanti del Patriarcato come l’archimandrita Filaret (Bulekov) e il protopresbitero Igor Jakimcuk, che dovrebbero essere nella delegazione inviata ai funerali.

Zuppi era giunto nella capitale russa il giorno prima, dopo una serie di missioni diplomatiche europee, e aveva anche incontrato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. A giugno 2023 una prima visita del cardinale Zuppi era stata letta a Mosca come un passo di natura esplorativa, non ufficialmente parte di una “missione del Vaticano”, ma espressione della diplomazia personale di Papa Francesco. Si notava inoltre come Zuppi avrebbe offuscato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, solitamente responsabile della politica estera. Il Vaticano avrebbe puntato su Zuppi anche grazie alla sua appartenenza alla Comunità di Sant’Egidio, vista come un attore potente nella diplomazia vaticana. Insomma, Zuppi come canale diretto tra Papa Francesco e Mosca. E quel viaggio di Zuppi avveniva dopo una visita in Vaticano proprio del metropolita Antonij.

A seguito della scomparsa del Pontefice, il Patriarca di Mosca Kirill ha inviato un messaggio di cordoglio al cardinale Kevin Farrell, Camerlengo della Chiesa cattolica, sottolineando il valore del pontificato di Francesco per l’intero mondo cristiano e in particolare “in difesa della perseguitata Chiesa ortodossa ucraina.”

Le relazioni tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa russa, mai facili, hanno visto una distensione negli ultimi anni. Il momento più simbolico è stato lo storico incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill a L’Avana nel 2016, primo nella storia tra i due leader religiosi.

Non è dato per ora sapere se Antonij si tratterà dopo le esequie papali per continuare il confronto sulla guerra, magari con il cardinale Zuppi ora considerato tra i “papabili”.