Italiani in Svezia nei secoli: Rosa Scarlatti
Rosa è 23 anni più grande di lui. Pietro inizia la sua carriera musicale nel 1705 come Maestro di Coro della Cattedrale di Urbino. Tre anni dopo, nel 1708, suo padre lo porta a Napoli, dove diviene Organista di Corte. Nel 1728 compone quella che poi sarà la sua unica Opera Lirica, “Clitarco”, la quale viene messa in scena al Teatro San Bartolomeo. Fra i suoi lavori principali vi sono tre Cantate e diverse Toccate. Pietro morirà a Napoli il 22 febbraio 1750. Altri parenti di Rosa da parte della Famiglia Scarlatti sono: Anna Maria Scarlatti, Cantante, sorella di Alessandro Scarlatti; Francesco Scarlatti, Compositore, fratello di Alessandro Scarlatti; Melchiorra Brigida Scarlatti, Cantante, sorella di Alessandro Scarlatti; Tommaso Scarlatti, Cantante Tenore, fratello di Alessandro Scarlatti.
Come ci vedono
Niente di strano fin qui per chi, come me, è cresciuto a pane e kitsch. Lo sbalordimento sopraggiunge quando mi accorgo che i protagonisti di questo revival cantano in italiano.
Rientro
Apro la valigia e comincio a togliere i vestiti. Constato subito di aver usato solo metà della roba che avevo portato. È un mio classico errore. Maledizione, se avessi fatto meglio i calcoli, al ritorno avrei avuto più spazio per portarmi dietro cibo e libri in italiano. Separo i vestiti sporchi da quelli puliti e mi preparo a lavatrici a ciclo continuo nella prossima settimana, canticchiando “The Never Ending Story”.
Turista a casa
Nonostante tutto la bellezza della Città Eterna rimane indiscutibile. Rivedere il Colosseo dal vivo, dopo tanto tempo, te lo fa apprezzare quasi con gli occhi di un turista, sperando non siano gli occhi di quel tipo di turista che sfregia le mura dell’anfiteatro con le chiavi per scrivere il proprio nome e che poi risponde alle forze dell’ordine con un candido quanto surreale “…non pensavo fosse così antico…”.
Omicidio a Linköping
Nello stesso anno l’uomo abbandonò la Svezia, dove pure aveva dei figli, tornò in Italia, stabilendosi a Sanremo dove si rifece una vita con una nuova compagna e per lungo tempo lavorò come pizzaiolo in un locale del centro cittadino.
Italiani in Svezia nei secoli: Grazia Deledda
quando entra nel paese scandinavo, prova una tale emozione straordinaria che la ricompensa di tutta la fatica sopportata. Il paesaggio che appare davanti ai suoi occhi da dietro i finestrini appannati del treno – in una sera invernale che nei paesi del nord Europa cala già nelle prime ore del pomeriggio – è per lei una visione completamente nuova e particolarmente affascinante
La VII edizione della settimana della cucina italiana nel mondo.
Le attività di quest'anno si tengono dal 13 al 20 novembre e avranno come tema “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del pianeta”.
ITALIA E SVEZIA NEL PANORAMA DEI GIOCHI DA TAVOLO
Poiché siamo ancora in un clima estivo e vacanziero, nonostante alcuni siano tornati già a lavoro, quale momento migliore per un articolo basato su qualcosa di rilassante, di sociale e che abbia una grande fetta di pubblico sia in Svezia che in Italia? Gente, oggi parliamo di giochi da tavolo!
ITALIANI IN SVEZIA NEI SECOLI: Giuseppe Acerbi
Acerbi, così, inizia il suo viaggio in Svezia partendo da Helsingborg in Scania, regione nel sud del paese scandinavo, diretto verso Göteborg, al fine di raggiungere successivamente Stoccolma.
Il mito Svedese, un bene o un male?
C’è l’impressione che, negli ultimi anni, il mito svedese tenda a tratti a sgretolarsi ed a tratti a rafforzarsi. Se prima la Svezia era riconosciuta come baluardo della civiltà in Europa, quel paese dove tutto funziona benissimo, dove lo Stato è presente ed è raffigurabile in un meccanismo ben oleato che dà tutto il necessario a tutti, con la pandemia questa visione, ovviamente troppo perfetta della nazione scandinava, ha iniziato a far parlare di se.