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Trump vede Zelensky e alza la voce con Putin. Meloni: giorno storico

Roma, 26 apr. (askanews) – “Una giornata storica per l’Italia e per il mondo intero”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni mentre leader e personalità da tutto il mondo cominciavano a lasciare Roma a conclusione delle esequie di Papa Francesco e all’inizio, forse, di una nuova fase dei negoziati per arrivare alla fine della guerra in Ucraina. “Vedere Donald Trump e Volodymyr Zelensky che parlano sulla pace al funerale del ‘Papa della pace’ ha un significato enorme”, ha riassunto sempre la premier italiana. La foto del presidente americano e di quello ucraino seduti a colloquio nella Basilica di San Pietro ha fatto il giro del mondo, “un buon incontro”, ha scritto su Telegram il leader ucraino, “altamente simbolico e che potrebbe diventare storico se si raggiungessero risultati congiunti”.

La Casa Bianca ha parlato di una interlocuzione “molto produttiva”. Ma, soprattutto, ripartendo da Roma Donald Trump ha lasciato intendere di essere ora pronto ad alzare il tiro con la Russia. “Non c’è alcun motivo per cui Putin debba aver lanciato missili contro aree civili, città e paesi, negli ultimi giorni. Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, mi sta solo prendendo in giro, e che debba essere trattato diversamente, con “sanzioni secondarie” o “bancarie”. Troppe persone stanno morendo!!!”, ha scritto sul suo social Truth dopo il faccia a faccia con Zelensky. Negli stessi minuti il Cremlino faceva sapere che durante l’incontro con l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, ha confermato ieri la disponibilità a negoziare con l’Ucraina senza precondizioni.

Tra il Vaticano e Roma, la giornata dell’estremo saluto a Papa Fracesco è diventata un crocevia di incontri internazionali: veloci bilaterali, un informalissimo incontro in piedi sempre a San Pietro tra Trump, Zelensky, Macron e il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, che l’Eliseo ha segnalato come “incontro positivo”. Macron ha fatto capolino anche quando Trump stava salutando Zelensky ma il confronto è poi continuato solo tra i leader americano e ucraino. Confronti brevi, ma che esprimono il senso dell’urgenza di trovare una soluzione accettabile a tutte le parti per porre fine alla guerra scatenata dall’invasione russa di febbraio 2022, che Trump oggi ha descritto come “il peggio mai visto dopo la Seconda Guerra Mondiale”. Nel suo post, il presidente americano definisce “ridicole” richieste come quella di restituire all’Ucraina la Crimea. E nelle controproposte presentate da Kiev al documento americano in sei punti l’aspetto territoriale non contiene espliciti riferimenti al recupero di tutti i territori occupati né a un’immediata adesione alla NATO.

Secondo il documento in cinque punti, anticipato ieri da alcuni media e rilanciato oggi dal New York Times, Kiev richiede che non vengano imposte limitazioni sulle dimensioni delle sue forze armate, che sia dispiegato un “contingente di sicurezza europeo” sostenuto dagli Stati Uniti, stanziato sul territorio ucraino per garantire la difesa del Paese e che i beni russi congelati vengano utilizzati per riparare i danni causati dalla guerra. Tali punti rischiano di essere inaccettabili per il Cremlino, fa notare il New York Times, ma ci sono aperture significative: insomma, una base per trattare, anche in forma diretta tra Ucraina e Russia.

Zelensky ha avuto un breve colloquio anche con il presidente francese Emmanuel Macron e poi è stato ricevuto da Giorgia Meloni. Nel corso del colloquio, fa sapere Palazzo Chigi, i leader hanno ribadito il sostegno agli sforzi del Presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all’Ucraina. La premier ha espresso, anche a nome del Governo, le proprie condoglianze per le vittime dei recenti attacchi russi, rinnovando la ferma condanna di tali atti e sottolineando l’urgenza di un cessate il fuoco immediato e incondizionato, nonché della necessità di un impegno concreto da parte di Mosca per l’avvio di un processo di pace. Meloni ha salutato positivamente la piena disponibilità dell’Ucraina per un immediato cessate il fuoco. Ora ci si attende che anche la Russia dimostri concretamente la propria volontà di perseguire la pace.

Meloni ha visto brevemente anche il presidente Trump e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Alla fine l’incontro Trump-Von der Leyen non c’è stato, come prevedibile, ma c’è stato un accordo tra i due per vedersi prossimamente, ha annunciato la portavoce europea, Paula Pinho. Senza precisare alcuna data.