Recentemente ho potuto passare alcuni giorni in Italia, per vacanza, e mi sono successe alcune cose che vorrei raccontarvi.
Tutto quello che scriverò è frutto della mia esperienza e della mia percezione, quindi sicuramente ci sarà chi si ritroverà nelle mie parole ma anche moltissimi che non saranno d’accordo, tant´è.
Partendo da Arlanda, con 18 gradi e una pioggerella gentile, sono arrivato 3 ore e qualcosa dopo a Fiumicino con 37 gradi e umidità alle stelle.
Come ogni volta, Roma non si smentisce e mi saluta con un sonoro quanto apprezzato “mortacci tua”, di due dipendenti che discutevano fra loro
Una volta arrivati a Roma, la prima cosa che mi ha colpito, come un pugno di Mike Tyson, è lo stato in cui versano alcune parti della città, soprattutto al di fuori del centro storico.
Ad esempio Ostia, che è stata il mio campo base romano e che dovrebbe essere la marina di Roma e quindi uno dei punti d’attrazione della Capitale, ha alcune zone, soprattutto sul lungo mare verso il porto, in uno stato fatiscente e pericoloso, per chi ci abita e per chi ci passa sotto.
Nonostante tutto la bellezza della Città Eterna rimane indiscutibile. Rivedere il Colosseo dal vivo, dopo tanto tempo, te lo fa apprezzare quasi con gli occhi di un turista, sperando non siano gli occhi di quel tipo di turista che sfregia le mura dell’anfiteatro con le chiavi per scrivere il proprio nome e che poi risponde alle forze dell’ordine con un candido quanto surreale “…non pensavo fosse così antico…”.
Il cibo in Italia è buono, c´è poco da fare. Nonostante ultimamente, almeno a Stoccolma, la proposta di generi alimentari italiani sia aumentata a dismisura, in Italia lo tsunami di prodotti tipici che ti avvolge farebbe vacillare anche il più integerrimo degli asceti. Pizze, gelati, affettati, formaggi, olive ascolane, supplì ecc. sono come quegli amici che incontri dopo tanto tempo, anche perché spesso durante gli incontri con questi ultimi, sono presenti queste pietanze.
È ovvio che ci siano aspetti molto più importanti di cui parlare se vogliamo confrontare l’Italia con la Svezia, anche solo se si volesse parlare dello stato generale di come le cose vanno nelle due nazioni sopracitate, ma prendete queste come piccole osservazioni di un turista in vacanza, perché in effetti Turista è proprio quello che mi sono sentito in questi giorni, turista a casa mia e mi fa moltostrano.