Il problema delle case è stato da sempre uno di quelli prioritari per l’umanità, sebbene tutti abbiamo bisogno di un posto dove potersi stabilire, non sempre, purtroppo, tutti possono averlo.

Nella società svedese trovare casa nelle grandi città e, soprattutto, nella capitale è un problema serio. A ridosso degli anni 60 e 70 avvenne una grande opera edilizia chiamata “Miljonprogrammet”, il programma del milione.

In cosa consisteva questo programma? Nel XIX secolo la Svezia si trasformò da un paese rurale ad uno industriale, dopo la seconda guerra mondiale, l’industria svedese ebbe una spinta, in quanto illesa dalla guerra, e questo portò non solo a moltissima immigrazione, dai paesi distrutti dalla guerra, ma anche uno spostamento della popolazione dalle campagne alle città concentrando così la popolazione autoctona e non autoctona in città che non avevano la possibilità di contenerla. Il Miljonprogrammet, fu un progetto portato avanti dal partito socialdemocratico, che puntava alla costruzione di 1 milione di abitazioni entro un decennio, alla fine del programma, venne raggiunto poco più della cifra voluta, aumentando di molto la capacità abitativa della nazione svedese.

La produzione di queste case diede vita a veri e propri centri abitati, non solo con i tipici palazzoni del “miljonprogram” che un po’ ricordano le “krusciovka” sovietiche (una sorta di equivalente sovietico delle case del “miljonprogram”, parlando a livello estetico), ma anche con scuole, centri di ritrovo, biblioteche, chiese, creando dei veri e propri quartieri periferici.

La grande quantità di appartamenti da costruire, e la dead line costituita, fecero arrivare alla soluzione più congeniale, ossia una grande densità e una certa verticalità. Le case del programma di solito erano dei grandi palazzoni di almeno 3 piani, con appartamenti in media di 75 metri quadri e 3 stanze, pensate per una famiglia di 2 genitori e 2 figli. Un’altra tipologia è quella dei dormitori per studenti universitari, consistenti in una stanza, con servizi e cucina condivisi.

L’ispirazione per le costruzioni del programma furono i nuovi quartieri di Vallingby e Årsta, e presto nuovi quartieri vennero alla luce come: a Stoccolma: Rinkeby, Skärholmen, Bagarmossen; a Göteborg: Hisings-Backa, Kärra, Hammarkullen; A Malmö: Bellevuegården, Hermodsdal e molti altri.

Nel 2021 la crisi delle abitazioni è stato un problema talmente preponderante che, per una problematica ad essa correlata, per la prima volta nella storia politica svedese, il governo cadde. Quello delle abitazioni è sempre stato e sarà per molti altri anni uno dei più grandi problemi dell’umanità e, di conseguenza, dei suoi governi.

Uno qualunque

Foto: Av Okänd – http://issuu.com/kth-arkitekturskolan/docs/structuralsystems, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=31019444