Roma, 22 gen. (askanews) – Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (Pentagono) ha annunciato l’invio di 1500 soldati in più al confine con il Messico per affrontare l'”emergenza nazionale” dichiarata dal presidente Donald Trump.
In un comunicato pubblicato sul sito del dipartimento, il segretario alla Difesa facente funzioni, Robert Salesses, ha annunciato di aver adottato “tre azioni immediate che inizieranno oggi: in primo luogo, il Dipartimento della Difesa inizierà ad aumentare le proprie forze al confine sud-occidentale con un ulteriore personale di terra di circa 1.500 unità, oltre a elicotteri con relativi equipaggi e analisti di intelligence per sostenere maggiori sforzi di rilevamento e monitoraggio. Questo rappresenta un aumento del 60% delle forze di terra in servizio attivo da quando il presidente Trump ha giurato lunedì”.
Inoltre, “il Dipartimento fornirà un trasporto aereo militare per supportare i voli di espulsione del Dipartimento della Homeland Security (Dhs) di oltre cinquemila stranieri illegali dai settori di San Diego, California, ed El Paso, Texas, detenuti dalla Customs and Border Protection”.
Infine, “il Dipartimento inizierà a fornire assistenza nella costruzione di barriere fisiche temporanee e permanenti per aumentare la sicurezza e limitare l’attraversamento illegale delle frontiere e il traffico illecito”.
Il comunicato promette poi ulteriori azioni a breve: “Questo è solo l’inizio”, si legge, e presto sarà affrontata “l’intera gamma di minacce delineate dal Presidente ai confini della nostra nazione”.
“Il Presidente Trump – conclude la nota del Pentagono – ha richiesto l’intervento del Dipartimento della Difesa per la sicurezza dei confini nazionali e ha chiarito che si aspetta risultati immediati. Questo è esattamente ciò che i nostri militari stanno facendo sotto la sua guida”.