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Video “Trump Gaza” era nato come parodia, dice l’autore

Roma, 6 mar. (askanews) – Ha colto il mondo di sorpresa… ma il famigerato video “Trump Gaza”, con le statue dorate del Presidente degli Stati Uniti, i bambini della Striscia che giocano felici tra dollaroni sulla spiaggia di una Striscia ricostruita mentre Trump e Putin si godono il sole con un cocktail in mano, non è stato realizzato su ordinazione della Casa Bianca.

No, è nato come una versione satirica della “Riviera del Medio Oriente” di Trump, creata da Solo Avital, video maker di Los Angeles. Avital racconta al Guardian che l’intero video gli ha richiesto otto ore di lavoro, utilizzando i tools di Arcana AI, generatore di immagini gratuito (e ben funzionante a quanto pare) e ispirandosi alle parole del presidente sulla sua visione per il futuro di Gaza.

Avital è un cittadino statunitense nato in Israele e gestisce EyeMix, una società di produzione visuale, insieme al suo socio Ariel Vromen (regista del film del 2012 The Iceman, con Michael Shannon, Winona Ryder e Chris Evans). Il video su Trump è stato creato a inizio febbraio come una parodia, e Vromen lo aveva pubblicato su Instagram, ma lo aveva rimosso dopo poche ore perché Avital, come racconta a The Guardian, temeva “che potesse risultare di cattivo gusto, e non volevamo schierarci”.

Il 26 febbraio, Trump lo ha pubblicato su Truth Social senza alcuna spiegazione. Per Avital, la vicenda sottolinea i rischi dell’AI, di cui peraltro è strenuo sostenitore: “Noi siamo narratori, non provocatori. Questo è il dualismo della satira: tutto dipende dal contesto in cui la si inserisce per dare il senso alla battuta o alla parodia. Qui non c’era alcun contesto e il video è stato postato senza il nostro consenso o la nostra conoscenza”.

Come ha fatto Trump a trovare il video? Avital dice di averlo condiviso con alcuni amici e di aver mandato una prima versione all’attore Mel Gibson, che Trump in gennaio ha nominato ambasciatore speciale a Hollywood e che in passato aveva collaborato con EyeMix e Arcana. Gibson però nega di averlo passato alla Casa Bianca.

Il 27 febbraio, Avital si è svegliato trovando “migliaia” di messaggi da amici che lo avvisavano del post di Trump. “Se fosse stato uno sketch del Saturday Night Live”, dice, “la percezione mediatica sarebbe stata completamente diversa – tutti avrebbero pensato che fosse una presa in giro delle idee folli di questo presidente”. Questo è, secondo lui, “il modo in cui si diffondono le fake news, quando ogni fonte d’informazione prende quello che le fa comodo e lo rifila agli spettatori senza contesto”.

Perché il contesto, come sempre, è tutto. Il video di “Trump Gaza”, però, resterà nella memoria collettiva – e non come una semplice parodia.