Sto cercando di recuperare un po’ del sonno mancato durante la notte (stavo facendo un pisolino, chiaro, no?) quando squilla il telefono.
Eh si, gli Svedesi adorano chiamarti o scriverti per ogni cosa.
Finestre da rinnovare? Camino da pulire? Fognature da controllare? Un prestito? Una scuola guida? Un massaggio? Spesa a domicilio? Qualunque cosa.
“Drin drin”…ecco la proposta via telefono.
– Se non altro in Italia mi chiamavano Telecom e Vodafone! –
Per prima cosa bisogna superare l’ostacolo della lingua, perché l’operatore di turno parte tutto bello convinto con la sua manfrina in svedese dove neppure un madrelingua, ne sono sicura, comprenderebbe cosa dice, chi parla, da dove chiama e quale azienda rappresenta.
“Hejsan, jag heter TaledeiTali och jag ringer da Pincopallo och jag skulle vilja veta om du kan svara på några frågor” il tutto detto in unico fiato, con la faccia bella sorridente (si si, lo si capisce dal tono!)
FERMO LI’, chiunque tu sia.
In un perfetto svedese (mi permetto di dire, anche con un accento ineccepibile!) pronuncio la frase che meglio conosco: “Jag talar inte svenska, talar du engelska?” che significa: “non parlo svedese, parli inglese?”
A volte (raramente, ahimé) il meschino di turno, evidentemente non svedese, biascica qualcosa di incomprensibile e riattacca, il più delle volte ri-ahimé, invece, riparte a parlare in un perfetto inglese, con la stessa velocità di prima, per dimostrare quanto lui/lei abbia padronanza della lingua.
Lui/lei, appunto, non io!!!
(dovrei imparare a dire “parla inglese?” e quando risponde “ si” io dovrei dire “io no” e riattaccare!!!)
Ad ogni buon conto, eravamo al pisolino…
♪ Drin Drin ♫
? – Hej san, jag (e tutta la manfrina di cui sopra)
M (M sono io) – Scusa non parlo svedese, parli inglese, francese … italiano?
?- ahahahaha
(che ci sarà da ridere??? parlare italiano non è cosi assurdo, strullo! L’italiano è parlato da 67 milioni di persone, lo svedese da 9 milioni!)
M – (silenzio)
? – (in inglese, da questo, momento, con svariate richieste da parte mia di ripetere perché non capivo)
ok, nessun problema, mi chiamo Victor e vorrei farti qualche domanda sulla tua salute.
M – (perplessa)
M – (ma questo davvero vuole essere ammorbato da tutti i miei acciacchi??? Quasi quasi comincio l’elenco…)
M – (oggi mi sento generosa, non farò la bastarda)
M – Perché?
V – (adesso conosciamo il nome)
V – Stiamo facendo una indagine per sapere quanto le persone sono informate sulla loro salute
M – (no, davvero, questo non sa cosa gli sta per capitare…)
M – ah, ecco, e cosa vendete?
V – eh…
V – mh…
V – (credo che nessuno sia mai stato cosi diretto)
balbetta e poi si riprende
V – nono, io non vendo nulla
M – ok, dimmi pure
V – Vorremmo sapere quanto è sana la tua alimentazione, quanto sei consapevole di ciò che mangi
M – (io sono più che consapevole, ma non è che voglio fartelo sapere, soprattutto oggi che mi sono mangiata uno (…due) Ferrero Rocher!!!)
M – (serissima e bugiarda): io sono diabetica, quindi seguo un regime alimentare molto stretto (e l’immagine di Pinocchio appare riflessa nel vetro, al posto della mia…)
V – Ah, ok! Vorremmo sapere se hai mai sentito parlare di Omega3 (Omega 3 me lo sono fatto ripetere almeno 4 volte perché lo pronunciava stranissimo e – soprattutto – non mi aspettavo questa domanda
M – (se io ho mai sentito parlare di Omega3??? ma posso tenerti lezioni a livello universitario!)
M – Victor, so perfettamente di cosa parli.
V – Forse però non sei abbastanza informata sulla eccellente qualità e proprietà dell’omega3
M – Mangio noci, mandorle, sgombro, salmone, merluzzo…
V – ah… quindi sai di cosa si tratta…
M – Caro Victor, io sono italiana e noi italiani siamo molto informati (anche troppo, ma questo non glielo dico) in tutto ciò che riguarda la salute.
(e calcio, e politica, e virus, e economia nazionale ed internazionale e telefonini, etc etc )
V – Lo sai che esistono pillole di Omega3?
M – Ahhhhhhhhhhh! Allora vendi qualcosa!
V – (convinto, eh) nono, io non vendo niente, voglio informarti che esiste un sito dove puoi acquistare le pillole di Omega3.
M – (ri-perplessa) … (non è la stessa cosa???)
M – grazie, ma non sono interessata: assumo omega3 in modo sufficiente con quello che mangio
e qui il caro Victor si gioca ogni possibilità:
V – stiamo contattando tutte le persone che non lavorano, di UNA CERTA ETA’ che con ogni probabilità non si possono permettere di acquistare pesce da mangiare e che potrebbero, con una minima spesa, assumere omega3 in pillole.
M – (prendendo un lunghissimo fiato e cercando le parole giuste che non siano “’tacci tua” “ma che, daverodavero???”)
M – Ah, ma io sono ricca. (e stavolta Pinocchio lo saluto e gli strizzo l’occhio)
V – ah, … mh, …ok, …eh, … eeeeeeeeeeeh…
V – quindi non ti interessa?
M – Non sono abbastanza vecchia o abbastanza povera.
V – …
V – … Buon week-end
M – Anche a te…Tesoro!!!
Marilinda
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