Roma, 14 feb. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ospiterà la prossima settimana un incontro con i principali imprenditori del paese, a partire dai cosiddetti “Sei piccoli draghi”, cioè le sei startup cinesi che puntano a rivoluzionare la geopolitica tecnologica del mondo. Lo riferisce oggi il South China Morning Post.
Secondo fonti, che hanno chiesto l’anonimato, tra 20 e 30 fondatori e amministratori delegati delle più grandi aziende tecnologiche cinesi sono attesi a Pechino lunedì prossimo in un incontro che punta a dare un riconoscimento e sostegno al settore privato tech, dopo la sorpresa destata in tutto il mondo dall’avvento del chatbot a Intelligenza artificiale (Ia) DeepSeek.
L’incontro riveste un particolare significato, anche perché si svolgerà immediatamente prima delle cosiddette “Due Sessioni”, cioè la doppia riunione dell’Assemblea nazionale del Popolo, l’organo legislativo, e la Commissione centrale consultiva politica. Si tratta dell’appuntamento politico più importante dell’anno, quando non sono previsti congressi del Partito comunista cinese.
Durante le “Due Sessioni” è prevista anche l’afozione di una serie di misure legislative che puntano a proteggere il settore privato, in un momento in cui l’economia cinese si trova ad affrontare un momento di crescita meno spedita e alcune criticità finanziarie preoccupanti, dalla crisi immobiliare al rischio connesso al debito “nascosto” degli enti territoriali.
Nonostante le difficoltà legate alle limitazioni tech imposte dagli Stati uniti e da altri paesi alleati di Washigton, aziende come DeepSeek e Huawei sono riuscite a fare impressionanti passi avanti, introducendo nuovi servizi e prodotti che hanno reso meno ampio il gap con la superpotenza tecnologica americana. In particolare, a dicembre scorso la startup DeepSeek ha lanciato un modello linguistico di grandi dimensioni a basso costo, il DeepSeek V3, che conta 671 miliardi di parametri e, secondo l’azienda con sede a Hangzhou, è stato addestrato in circa due mesi per 5,58 milioni di dollari. Sono dati che, se confermati, rappresentano una sfida vitale per il dominio della Silicon Valley statunitense nel campo dell’Ia, al momento guidata da giganti come OpenAI, Microsoft, Google.
Ma dietro DeepSeek si muove una galassia di proposte Ia cinesi, a partire dal nuovo upgrade dell’LLM di Alibaba, Qwen 2.5-Max, o anche Hunyuan3D 2.0 del gigante Tencent. Questa settimana, Alibaba ha siglato un accordo per fornire Qwen per il funzionamento sugli iPhone di Apple in Cina.
Huawei, dal canto suo, ha sorpreso il mondo nel settembre 2023 lanciando il suo smartphone di punta Mate 60 Pro, dotato del proprio processore Kirin 9000s, in grado di supportare la connettività 5G. Questa mossa ha superato le restrizioni all’esportazione statunitensi del 2020, che impediscono a Huawei di ottenere circuiti integrati avanzati dai principali produttori di chip a contratto in tutto il mondo.
Le aziende invitate all’incontro includono, a quanto riferisce il South China Morning Post (testata di proprietà di Alibaba), Huawei Technologies, Tencent Holding, Xiaomi, DeepSeek, Alibaba e Unitree Robotics. I portavoce di Huawei, Tencent, Xiaomi, DeepSeek, Alibaba e Unitree si sono rifiutati di commentare.
I “Sei Piccoli Draghi”, in particolare, saranno al centro dell’attenzione. Si tratta di sei startup con base a Hangzhou, capoluogo della provincia di Zhejiang, che stannno stupendo il mondo con le loro applicazioni. Oltre a DeepSeek, si tratta dei produttori di robot Unitree, Deep Robotics; lo studio ddi videogiochi Game Science; il realizzatore di interfacce cervello-macchina BrainCo; lo sviluppatore di software per il design d’interni 3D Manycore.